domenica, 8 Dicembre, 2024

Trading online materie prime: guida completa

Guardi sempre con particolare interesse al settore delle materie prime o commodities ( in inglese ), ma per il momento non hai mai provato a fare trading online in questo comparto?

Nessun problema: siamo qui per cercare di chiarire tutti i tuoi dubbi sul trading online sulle materie prime, e offrirti qualche utile spunto che ti permetterà di approcciare al settore delle commodity in maniera convincente e pienamente consapevole!

Guadagnare con il trading sulle materie prime

Come probabilmente sai già, il trading sulle materie prime è un’attività potenzialmente molto redditizia, che potrà fornirti tante opportunità per poter cercare rendimenti di particolare interesse su petrolio, oro, argento, rame, grano, mais, caffè, cotone e tanto altro ancora. Sarà sufficiente aprire un account presso un broker abilitato all’investimento in commodity, effettuare un deposito, scaricare la piattaforma di trading e aprire le posizioni che ritieni siano di maggiore appetibilità per i tuoi fini.

Trading sulle materie prime

Tutto qua? Naturalmente, no! Il fatto che abbiamo sottolineato che i vantaggi sono “potenziali” non è certo un caso: investire nelle materie prime – così come avverrebbe con qualsiasi attività di trading online – ti esporrà infatti a forti rischi in grado di pregiudicare ogni velleità di guadagno, soprattutto se ti avvicinerai a questo settore con eccessiva leggerezza e superficialità.

Insomma, così come abbiamo già ricordato in tante altre sezioni del nostro portale, iniziare a fare trading sulle materie prime non è certo difficile, e non occorrono requisiti particolarmente complessi. Tuttavia, se ritieni che guadagnare con questo comparto sia facile, e che sia sufficiente aprire posizioni in maniera casuale per poter riscuotere risultati eccezionali senza fatica, ti sbagli di grosso.

Il trading sulle materie prime, così come avviene per qualsiasi altra “area” di investimento finanziario, online o offline, ti richiederà un impegno costante e appassionato, una esigenza formativa coerente e quotidiana, e la necessità di formulare un attento piano di trading che possa guidarti passo dopo passo nel conseguimento dei tuoi obiettivi.

Ti sembra complesso? Forse lo è, ma è anche l’unica strada che ti consigliamo di seguire per poter ottenere i risultati che vorrai prefiggerti… Ecco la lista con i più popolari brokers con i quali investire in materie prime.

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Trading sulle materie prime: dove investire?

Chiarito quanto abbiamo doverosamente accennato in introduzione, possiamo scendere più nel dettaglio e domandarci su cosa poter investire quando si parla di materie prime, con quali particolarità e accortezze e… tanto altro!

Investire sulle CommodityContrariamente a quanto si possa superficialmente pensare, infatti, il trading sulle materie prime non è solamente un’attività di investimento in oro o nel petrolio – i due asset maggiormente gettonati dai trader – ma è un’iniziativa di trading in un settore molto vasto ed eterogeneo, che ti darà l’occasione di poter pianificare in maniera personalizzata un programma di trading vincente, in linea con le tue specifiche preferenze.

A titolo di esempio, ti ricordiamo che potrai fare trading online sulle materie prime investendo in:

  • metalli preziosi come oro, argento, platino;
  • metalli industriali come il rame, lo zinco, il piombo;
  • risorse energetiche come il petrolio, il gas naturale;
  • materie primesoft” come il cotone;
  • alimentari come zucchero, caffè, soia, mais.

Come puoi ben vedere, la scelta è decisamente ampia, e ti permetterà di poter differenziare adeguatamente il tuo portafoglio in tantissimi modi, tenendo anche in considerazione che gli strumenti finanziari utili per poter investire nelle materie prime sono davvero numerosi e ben diversificati.

Ad ogni modo, stai molto attento a non considerare le materie prime come se fossero una sorta di categoria omogenea: ogni commodity ha delle sue “regole” di analisi e di interpretazione, e ogni materia prima risponde in maniera diversa alle variazioni che avvengono nel contesto di mercato. Vuoi qualche esempio?

Trading sull’oro

Cominciamo da un breve cenno sull’oro. L’oro è il metallo prezioso per eccellenza: anche se esistono in natura dei metalli ancora più preziosi, è l’oro il vero e proprio sinonimo di materia prima “rifugio” tra i preziosi.

Anche in virtù di tale caratteristica, l’oro ha sempre assunto una funzione evidente di bene rifugio (o safe haven, per dirla in maniera più sofisticata!). Nelle fasi in cui cresce l’avversione al rischio – ovvero, il timore di piazzare sui mercati finanziari degli investimenti più rischiosi – l’oro guadagna terreno, mentre nei momenti in cui il clima è sereno e la propensione al rischio è maggiore, l’oro generalmente perde parte delle sue quotazioni.

Insomma, quanto sopra per dirti che l’oro è una sorta di “assicurazione” contro i disordini internazionali, le guerre, le difficoltà geopolitiche, le crisi e tutte quelle situazioni nocive che potrebbero favorire l’insorgenza di squilibri particolarmente importanti.

Guai però a pensare che questa sia l’unica relazione che è sottostante il trend dell’oro. Se così fosse, infatti, sarebbe fin troppo facile cercare di lucrare sulle oscillazioni delle quotazioni del metallo prezioso: sarebbe infatti sufficiente acquistare oro nelle fasi di risk adversion, e vendere oro nelle fasi di propensione al rischio.

In realtà, le determinanti che influenzano l’andamento dell’oro sul mercato delle materie prime sono davvero numerose, e seguono spesso delle logiche difficilmente prevedibili, tanto che la frequente volatilità che contraddistingue il corso del lingotto lascia a volte basiti anche gli investitori più esperti.

Trading sul petrolio

Un’altra materia prima che è in grado di catalizzare importanti flussi di acquisto e di vendita è il petrolio, la risorsa energetica su cui si concentrano le maggiori attenzioni e le maggiori operazioni.

Investire sul petrolio

Ebbene, così come l’oro, anche g, e le sue quotazioni possono variare in maniera consistente anche nel breve termine. Anche in questo caso, numerose e ben diversificate sono le motivazioni che potrebbero far oscillare in maniera più o meno gradita il prezzo del barile.

Tra i vari, pensa agli squilibri geopolitici che potrebbero andare a nuocere ai livelli produttivi di alcune regioni particolarmente “calde” (come quella mediorientale), o ancora pensa agli embarghi che possono limitare la circolazione del petrolio in ambito internazionale (negli ultimi anni, simili sanzioni sono state inflitte a un grande produttore come l’Iran), e così via.

La volatilità delle materie prime

Gli esempi che sopra abbiamo avuto modo di replicare sul petrolio e sull’oro dovrebbero averti comunicato almeno un concetto che ti consigliamo di ricordare: l’investimento nelle materie prime è un investimento particolarmente rischioso (anche) perché gli asset che cercherai di mettere nel mirino sono molto volatili.

Le quotazioni di materie prime come oro, petrolio, argento, rame e altri asset appartenenti al recinto delle commodity, possono infatti oscillare in misura vistosa anche nel breve termine, aprendo margini di valutazione piuttosto ghiotti.

Se infatti è vero che l’ampia volatilità che deriva dall’investimento nelle materie prime è un elemento di cui dovrai tenere conto per evitare di sottovalutare i pericoli sottostanti il trading nelle commodity, è anche vero che la presenza di quotazioni così volatili è anche una interessante opportunità per gli speculatori che cercano proprio la possibilità di impiegare i propri capitali in un mercato di tali caratteristiche.

Considerato che è molto più probabile che tu sia un investitore che i rischi vorrebbe contenerli, piuttosto che accentuarli per poterne trarre i correlati vantaggi, ti invitiamo a prendere in giusta considerazione che il trading sulle commodity è un’attività molto rischiosa, e con la quale dovresti cercare di rapportarti con la necessaria consapevolezza.

Strumenti per investire sulle materie prime

A proposito di rischi, molto dipenderà anche dagli strumenti che sceglierai di utilizzare per poter investire sulle materie prime.

Ricorda infatti che puoi investire sulle commodity in tanti modi e che, difficilmente, andrai a investire in esse impiegando in maniera diretta i tuoi capitali. Insomma, è arduo che tu possa preferire l’investimento in materie prime andando a comprare oro, barili di greggio, o rame da tenere nel giardino di casa.

Strumenti per investire nelle materie prime

Molto più probabilmente sceglierai invece di acquistare degli strumenti finanziari che legano il proprio valore all’andamento delle materie prime o della materia prima che sceglierai come protagonista dei tuoi investimenti.

Anche in questo caso, potrebbe essere opportuno cercare di compiere un breve approfondimento su alcuni dei principali prodotti finanziari che sono a tua disposizione se vuoi effettuare qualche buon investimento sulle materie prime.

Opzioni binarie sulle materie prime

Siamo sicuri che hai già sentito parlare più volte di opzioni binarie e, probabilmente, sai anche che puoi investire in opzioni binarie che hanno come sottostante beni come le materie prime di tuo principale riferimento.

Ad ogni modo, giova ricordare che cosa sono le opzioni binarie e a chi si rivolga l’investimento in opzioni binarie su materie prime.

Le opzioni binarie sono dei contratti derivati che consentono al trader di investire in maniera derivata su un asset (in questo caso, una materia prima come l’oro), con l’obiettivo di prevedere quale sarà l’evoluzione del prezzo del bene sottostante ad una data scadenza. Nel caso in cui l’opzione dovesse chiudersi in the money, il trader otterrà un payout predeterminato, mentre nel caso in cui l’opzione dovesse chiudersi out of the money, il trader perderà il capitale investito.

In altre parole, investire in opzioni binarie sulle materie prime significa compiere una serie di scelte dalle quali dipende la convenienza della tua posizione.

Le scelte che dovrai compiere sono:

  1. su quale asset investire: per tua fortuna, puoi investire in tantissime materie prime, considerato che tutti i principali broker dispongono di un ventaglio di differenti commodity, dal petrolio all’oro, dall’argento al caffè;
  2. quanto capitale investire: dipende dalle tue scelte di money management e dalle tue preferenze formulate nel piano di trading (cerca di non improvvisare questa decisione);
  3. quale scadenza determinare: le opzioni binarie hanno una scadenza che oscilla dal brevissimo termine (pochi secondi) a diversi mesi, a seconda delle tue preferenze e del tuo modello di trading;
  4. quale direzione prenderà il prezzo: è la scelta fondamentale, che ti costringerà a prevedere in maniera puntuale se alla scadenza che hai determinato nella riga di cui sopra il prezzo sarà maggiore o minore rispetto a quello di partenza.

Come vedi, le scelte che ti verranno richieste per investire in opzioni binarie sulle materie prime sono numerose, e per poter chiudere la posizione in profitto sarà necessario allinearle tutte positivamente.

Ma a chi si rivolge l’investimento in opzioni binarie?

Con tali caratteristiche, e con un esito binario delle opzioni che potrebbe comportare anche la perdita definitiva di tutto il capitale investito nel caso in cui la posizione dovesse chiudersi out of the money, l’investimento in opzioni binarie si rivolge prevalentemente a chi vuole speculare sull’andamento delle materie prime, con un orizzonte temporale di breve o di brevissimo termine.

Contratti per differenza (CFD) sulle materie prime

Simili – ma solo per certi versi! – alle opzioni binarie sono i contratti per differenza (d’ora in poi, per brevità, CFD). Ma di cosa si tratta?

Investimento in CFD su materie prime

I CFD sono dei particolari strumenti finanziari derivati che legano la convenienza del loro investimento alla possibilità di ottenere un profitto dal differenziale di prezzo che si forma tra il momento dell’apertura della posizione e quello della chiusura.

Se sei a digiuno di strumenti finanziari, probabilmente la valutazione di cui sopra potrebbe lasciarti piuttosto confuso. Meglio pertanto correre ai ripari facendo un piccolo esempio, che ti permetterà di comprendere come funzionano i CFD sulle materie prime.

Investire su un CFD che ha come sottostante il petrolio significa acquistare uno strumento finanziario derivato che non ti permetterà di entrare direttamente in possesso del petrolio, ma solamente “puntare” sulla direzione che il prezzo dell’asset (in questo caso, il petrolio) assumerà dal momento dell’apertura del trade al momento in cui sceglierai di chiudere la posizione.

Di qui, qualche punto in comune e qualche differenza con le opzioni binarie. Se infatti – così come avviene con le opzioni binarie – la principale previsione che ti sarà richiesta di formulare sarà rappresentata dalla necessità di comprendere quale sarà la direzione assunta dal prezzo dell’asset in futuro, è anche vero che ci sono numerose differenze con le più “famose” opzioni binarie, come ad esempio la possibilità di non prevedere un rendimento predeterminato.

Mentre nelle opzioni binarie il profitto della posizione sarà stabilito al momento dell’apertura della posizione, in una quota percentuale sul capitale investito (di solito, tra il 50% e il 70%), nei contratti per differenza il profitto è tanto più elevato quanto maggiore sarà lo scostamento – favorevole – di prezzo tra quello di apertura e quello rilevato nel mercato al momento della chiusura della posizione.

Così come avviene con le opzioni binarie, l’investimento in CFD sulle materie prime è rivolto soprattutto agli speculatori che desiderano poter approfittare degli scostamenti di prezzo delle commodity in un contesto particolarmente volatile, con un orizzonte prevalentemente di breve o di brevissimo termine.

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Materie prime: ETF e fondi

Opzioni binarie e CFD non sono certamente gli unici strumenti che potrai utilizzare per poter acquistare materie prime, o per poter legare i tuoi investimenti all’andamento delle materie prime.

Particolarmente gettonati, all’interno dei modelli di trading di tantissimi investitori, sono infatti gli investimenti in ETF o fondi comuni di investimento che puntano al settore delle commodity. Ma in che modo?

ETF e fondi sono due strumenti che ti permetteranno di investire in una o più materie prime acquistando delle quote dal gestore, e attendendo da esse un rendimento variabile e non predeterminato.

La differenza tra i due strumenti è che mentre i fondi comuni di investimento puntano a migliorare le prestazioni del benchmark di riferimento, andando a caccia di una extra performance (di qui, il termine di gestione attiva), gli ETF sono caratterizzati da una gestione passiva che mira a replicare l’andamento dell’asset cui si riferiscono.

ETF su materie prime

Insomma, se investi in ETF sul petrolio, dovresti attenderti un rendimento che è pari all’andamento del Brent o del Wti (dipende dal regolamento dell’ETF), mentre se investi in fondi comuni di investimento sul petrolio è lecito attendersi un rendimento maggiore.

Naturalmente, questo non significa che ti convenga investire in fondi: ottenere un extra performance è molto difficile, e il fatto che i costi dei fondi comuni di investimento siano maggiori a quelli degli ETF rende spesso i secondi preferibili rispetto ai primi. Tieni inoltre conto che gli ETF sono quotati in Borsa in maniera non dissimile a quanto avvenga con le azioni, e hanno una capacità di negoziazione più semplice.

Tra i tanti benefici che gli investimenti in ETF o fondi sulle materie prime possono darti, anche la possibilità di ottenere una migliore diversificazione con un unico strumento finanziario: esistono tanti ETF e fondi che non investono in una sola materia prima, ma hanno al loro interno un paniere che contiene un mix di materie prime settoriali o intersettoriali.

Per quanto concerne i destinatari degli investimenti in ETF o fondi, la loro natura particolarmente flessibile li rende ideali non solo per un impiego di breve termine, quanto anche per una strategia di trading più orientata al medio termine.

Come investire online in materie prime

In conclusione di questo breve approfondimento sul trading con le materie prime, non possiamo che cercare di riassumere quali sono gli step che ti consigliamo di effettuare per poter investire nelle commodity.

Anche a costo di risultare noiosi, evidenziamo come la migliore cosa da fare come primo passo per l’investimento in materie prime sia quella di cercare di pianificare attentamente le tue mosse. Studia abbondantemente il funzionamento dei mercati, il meccanismo che è sottostante il trend delle materie prime di tuo riferimento, la gestione del denaro e del rischio e ogni elemento che potrebbe influenzare la bontà delle tue operazioni.

Fatto ciò, scegli un buon broker che utilizzerai come partner. La scelta dovrebbe ricadere su un operatore che ha al suo interno il maggior numero di strumenti finanziari e di materie prime che potrai acquistare, in maniera tale da poter realizzare senza particolari problemi il tuo modello di trading. Cerca altresì un broker con condizioni economiche di spread o di commissioni convenienti: sarà sufficiente paragonare il suo “listino prezzi” con quello dei principali concorrenti.

Compiuta anche questa mossa, testa sempre il broker con l’apertura di un conto demo. Si tratta di un account prova che tutti i principali operatori mettono in gratuita disposizione di tutti i trader che in questo momento stanno cercando di comprendere se convenga o meno aprire un conto di trading reale. Oltre a garantirti una migliore conoscenza della piattaforma di trading dell’operatore e dei suoi servizi, l’apertura di un conto demo ti permetterà di poter simulare gli investimenti utilizzando il plafond virtuale del broker, sperimentando così la sostenibilità delle tue idee di trading.

Effettuate queste mosse, cerca sempre di investire in maniera calibrata e ponderata all’interno di una strategia di trading che avrai avuto modo di realizzare anzitempo, sulla base delle tue caratteristiche di trading, delle tue propensioni al rischio e al rendimento, della tua esperienza e di tutti gli elementi che dovrebbero influenzare ogni piano di attacco dei mercati finanziari.

Conviene fare trading online in materie prime?

La chiosa del nostro focus è una piccola provocazione: conviene o no investire in materie prime?

Ebbene, nessuno potrà darti una risposta precisa a questo quesito, e se trovi qualcuno che ritiene di avere la chiave segreta per poterti dare un riscontro puntuale a una simile domanda, probabilmente ti sta prendendo in giro.

Conviene investire sulle commodity

Non è infatti possibile stabilire ex ante se convenga o meno investire in materie prime. Quel che è invece certo è che l’investimento in materie prime è un trade volatile per eccellenza, particolarmente rischioso se effettuato con strumenti finanziari derivati, e in grado di donarti dei rendimenti che dipendono principalmente dal comparto sul quale hai scelto di investire e dello strumento utilizzato.

Chiarito questo, ricordalo la prossima volta che strutturerai il tuo investimento in commodity. Una buona regola di partenza potrebbe ad esempio esser quella di investire nelle materie prime solamente una piccola parte del tuo patrimonio (non più del 5%), cercando altresì di diversificare gli investimenti in materie prime in maniera tale da approcciare a differenti commodity, e ottenendo ccosì una diversificazione ideale che eviterà di legare il successo o la sconfitta dei tuoi investimenti dall’andamento di un solo asset.

Chiudiamo infine consigliandoti di dare uno sguardo alle altre sezioni del nostro sito. Troverai tanti consigli utili per poter ottimizzare i tuoi investimenti in materie prime e in altri mercati finanziari, e troverai altresì una recensione completa di tutti i principali broker che ti permetteranno di poter effettuare del trading in questo settore. Di seguito la tabella con i più popolari brokers per fare trading sulle azioni.

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Se poi hai domande o quesiti che vuoi porci, contattaci: saremo lieti di parlarne con te e con tutti i nostri lettori… e se hai già avuto una o più esperienze nel trading online di materie prime, lasciaci la tua opinione quì sotto.

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